Padova Jazz Festival 2021
Dado Moroni & Danny Grissett

“Yardbird Suite for Pianos”

In apertura: Pasquale Mirra “Moderatamente solo”

Dado Moroni – piano
Danny Grissett – piano

Due fenomenali pianisti per un nuovo punto di vista su uno dei repertori fondamentali della storia del jazz, quello di Charlie Parker. Dado Moroni e Danny Grissett, sia in solo che in duo, esploreranno il potenziale espressivo delle composizioni di ‘Bird’. La verace pronuncia di Moroni troverà un perfetto complemento nell’approccio elegante di Grissett.

Dado Moroni (nato Edgardo, a Genova, nel 1962) si è avvicinato al pianoforte all’età di quattro anni e a quattordici aveva già ottenuto i primi ingaggi professionali (e di lì a poco lo si sarebbe trovato già in compagnia dei ‘grandi’): ci troviamo di fronte a un ex enfant prodige del pianoforte. Ma Dado ha saputo, nel corso del tempo, trasformare una tale precocità in una magistrale maturità pianistica, sino a divenire, tra i jazzisti italiani, uno dei più apprezzati al di là dell’Atlantico.
Moroni è probabilmente il pianista jazz italiano più ‘esportato’ all’estero, a giudicare dalla consistenza e regolarità dei suoi ingaggi internazionali e dal suo palmarès di collaborazioni. A metterle assieme si compone un’enciclopedia del jazz moderno: Dizzy Gillespie, Chet Baker, Roy Hargrove, Wynton Marsalis, Clark Terry, Randy Brecker, Freddie Hubbard, Harry Edison, Woody Shaw, Eddie ‘Lockjaw’ Davis, Johnny Griffin, James Moody, Zoot Sims, Al Cohn, Sam Rivers, Joe Henderson, Slide Hampton, Curtis Fuller, Joe Pass, Herb Ellis, Barney Kessel, Lionel Hampton, Terry Gibbs, Ron Carter, Buster Williams, Ray Brown, Kenny Clarke, Art Taylor, Billy Higgins, Ben Riley, Sam Woodyard, Shelly Manne e via suonando.

Danny Grissett (classe 1975, originario di Los Angeles) è noto in particolare per la lunga militanza nel quintetto di Tom Harrell. Ma il suo stile pianistico elegante e senza orpelli si è fatto apprezzare anche al fianco di Jeremy Pelt, Jimmy Greene, Lage Lund, tra gli altri. Grissett ha ben affinato anche le doti da leader: le sue incisioni per la Criss Cross ne sono eloquente testimonianza.

Foto
© Michele Giotto
In apertura
Pasquale Mirra “Moderatamente solo”

Pasquale Mirra – vibrafono

Pasquale Mirra è tra i vibrafonisti più attivi nel panorama del jazz italiano. Ha studiato strumenti a percussione presso il Conservatorio di Salerno e dal 2001 vive a Bologna, dove si è legato a Bassesfere, collettivo di musicisti impegnati a sviluppare e divulgare la musica improvvisata.
La sua attività ha raggiunto ormai dimensioni internazionali, sia per i numerosi inviti che riceve per esibirsi all’estero sia per le collaborazioni con Hamid Drake, Fred Frith, Nicole Mitchell, Rob Mazurek, Butch Morris, Zeena Parkins, Napoleon Maddox, Michael Blake… In Italia lo si ascolta abitualmente in compagnia di Stefano Senni, Domenico Caliri, Achille Succi, Zeno De Rossi, Cristiano Calcagnile e molti altri. Di particolare rilievo è la sua recente collaborazione con Gianluca Petrella.
“Moderatamente solo” racconta la storia del jazz, dalle sue origini agli sviluppi più significativi legati ai mutamenti storici e sociali. Mirra svolge questa narrazione attraverso le pagine dai massimi creatori della musica afro-americana (Monk, Ellington, Coltrane, Lewis, Mingus, Powell, Tristano, Coleman e altri), personalmente riarrangiate e in bilico tra improvvisazione strutturale e libera.

Foto
© Michele Giotto