Padova Jazz Festival 2023

Materia Viva

Installazione di Anna Piratti

MATERIA VIVA di Anna Piratti per Padova Jazz Festival 2023 - a destra dell’immagine: Testa di Atena Palagi (particolare) su concessione dell’Università degli Studi di Padova, CC BY-SA 4.0

INAUGURAZIONE
Giovedì 9 novembre 2023 ore 18.00

Inaugurazione a ingresso gratuito
solo su prenotazione on line

Accesso alla mostra con biglietto del museo €3
acquisto solo on line

ORARI DEL MUSEO
Mercoledì: 15.00-18.00
Domenica: 15:00-19:00

PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI
bit.ly/pjf23-anna-piratti-materia-viva

Cos’è un reperto archeologico? Quante storie sono custodite in un singolo frammento, realmente vissute o soltanto agognate dalle tante persone che l’hanno tenuto in mano, usato, creato, sottratto, riciclato, manomesso, reinventato, perso, decorato, rotto… trovato!

La materia è viva: risuona, vuole che ci mettiamo – pazientemente – in ascolto. Dove ti sta guidando?

Una nuova creazione di Anna Piratti, artista visiva padovana attiva a livello internazionale, mette in dialogo le arti visive e la ricerca archeologica, rendendo omaggio allo spazio del laboratorio come luogo dell’ingegno, della scienza e della creatività. Un’installazione materica nei suggestivi ambienti pontiani del Museo del Liviano, progettata appositamente nell’ambito di Padova Jazz Festival 2023 in collaborazione con il Centro di Ateneo per i Musei e con il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Padova.


Materia Viva: il pulsare di un mondo condiviso – intervento critico di prof.ssa Monica Salvadori, Prorettrice al Patrimonio Artistico, Storico e Culturale dell’Università degli Studi di Padova

Entrando nel Museo, il silenzio: il tempo rallenta e con lui anche il nostro battito, sintonizzandosi su un ritmo diverso dalla frenesia quotidiana. Qui il passato incontra il presente, per sussurargli le molteplici storie che gli oggetti portano con sé e che ci aiuteranno – forse – a delineare il nostro futuro. È un mormorio di sottofondo, un accenno di note lontane, ma che una volta intuito, si espande in un crescendo.
Le voci, e i racconti, si rincorrono: le vite degli artigiani, che hanno forgiato quei reperti, e quelle degli umili contadini o dei valorosi condottieri, che li hanno usati. Le storie dei collezionisti, che nel corso del tempo hanno raccolto e spesso gelosamente custodito questi beni: il giurista cinquecentesco Marco Mantova Benavides, l’antiquario triestino Eugenio Neumann o il tenore Evan Gorga, costretto infine a cedere i suoi beni allo Stato per fronteggiare i debiti contratti. E ancora le testimonianze degli studiosi e dei docenti dell’Ateneo, come Gherardo Gherardini, Giuseppe Pellegrini o il rettore Carlo Anti, che incrementando il patrimonio museale con materiale proveniente da scavi e da collezione hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo delle scienze archeologiche presso la nostra Università.
Con la sua nuova originale creazione artistica Anna Piratti ci invita a metterci in ascolto, lasciare che le cose ci parlino attraverso i secoli e i millenni, portandoci con sé in un viaggio affascinante alla scoperta di mondi e culture lontani. È un racconto di cui oggi abbiamo particolare necessità, per ricordarci quanto, pur nelle differenze, abbiamo tutti in comune.
L’arte risuona, ci insegna la vita, riannoda i fili del passato per darci speranza in un futuro migliore.


Il Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte – presentazione di dott.ssa Alessandra Menegazzi, conservatrice del Museo

Una collezione rinascimentale di antichità e d’arte, giunta all’Università di Padova per il tramite dei Vallisneri nel 1733, è all’origine del primo Gabinetto di Antichità, reso autonomo nel 1807 in vista della costituzione della prima cattedra di numismatica, antiquaria e araldica. Tale Gabinetto, fin dal 1819, affiancò l’insegnamento con il compito di laboratorio didattico e di ricerca. Soprattutto dopo l’unità d’Italia e, ancora di più, a partire dai primi anni del Novecento, quando all’insegnamento storico – antiquario si sostituì definitivamente quello dell’archeologia, il Gabinetto, divenuto poi Museo di Antichità, venne dotato di nuove collezioni in linea con le esigenze didattiche del tempo. Agli studenti di archeologia spetta infatti il compito di imparare a conoscere e a riconoscere i manufatti delle antiche civiltà non solo come oggetti in sé, ma anche come reperti parlanti, una Materia viva in grado di narrare il passato e di connetterlo al presente.

Molteplici aspetti dell’archeologia trovarono progressivamente spazio nel Museo – laboratorio didattico, tra cui una gipsoteca di scultura classica, numerose collezioni vascolari etrusche, greche, apule, venete e romane ma anche reperti ciprioti e infine egittologici dagli scavi nel Fayum del prof. Carlo Anti, fino alla costruzione della nuova sede espositiva progettata da Gio Ponti tra 1934 e 1939, l’attuale Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte in Palazzo Liviano.

La materialità delle collezioni si riverbera da allora in un’architettura di straordinario livello qualitativo la quale, attraverso numerose citazioni e rivisitazioni dall’antichità classica, infonde a sua volta nuova vita ai reperti e crea nuovi contesti: la Materia viva del contesto museale. E come nell’installazione omonima di Anna Piratti, ogni oggetto reca in sé una scheggia di vita, mutevole e imprevedibile ma sempre meravigliosa.


Biografia dell’artista

Anna Piratti è un’artista visiva padovana, che con le sue creazioni porta una riflessione profonda sul cambiamento della nostra società, toccando con la sua estetica temi di attualità e interrogativi antichi.
Formatasi all’Accademia di Belle Arti di Venezia, lavora in Italia e nel nord Europa, dove si occupa di arte pubblica, arte digitale e pittura su tela.
Nel corso della sua carriera ha collaborato con numerosi artisti di altre discipline, in una proficua contaminazione creativa: musicisti per interventi sul paesaggio sonoro, fotografi per progetti di narrativa, danzatori per le azioni in urbano.
Opera inoltre nella didattica delle arti visive, anche a livello universitario, progettando percorsi espressivi sul contemporaneo per musei e istituzioni culturali.

Riferimenti:
IG @anna.piratti.art
FB @Anna Piratti Art
www.annapiratti.com